Esame baropodometrico

Per rilevare la quantità di carico esercitata su ciascun punto di appoggio del piede.

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A COSA SERVE


* Esaminare le pressioni del piede sia in fase dinamica che statica
* Esaminare le oscillazioni corporee
* Esaminare il passo
* Verificare le simmetrie corporee
* Realizzare un plantare più accurato
L'esame Baropodometrico si basa su una sofisticata metodica d'indagine non invasiva che consente di rilevare la quantità di carico esercitata su ciascun punto di appoggio del piede. La pedana è costituita da una piattaforma fornita di sensori capacitivi, collegati ad un computer ed un software di calcolo, che trasmette in forma chiara e comprensibile le immagini attraverso le quali è possibile studiare molteplici parametri sia numerici che grafici. Le telecamere permettono uno studio più approfondito della dinamica del movimento. Il nostro centro rilascia immediatamente tutte le stampe relative all'esame effettuato ed in più se occorre anche il video dell'esame.

La valutazione


Fase I - Statica

Per esame baropodometrico in statica si intende una rilevazione delle pressioni effettuata su soggetti in stazione eretta, in appoggio bipodalico, senza calzature. Tale analisi, permette di valutare: il baricentro corporeo, i centri di pressione monopodalici, parametri numerici suddivisi tra avampiede e retropiede e relativi ad ogni singolo piede quali: la superficie d'appoggio, i carichi di appoggio in percentuale del peso del paziente, la pressione massima (M) e la pressione media (rapporto tra carico e superficie). Lo studio permette di approfondire patologie strutturali quali eterometrie – dismetrie, piattismo – cavismo, valgismo – varismo, ecc.

Fase II - Dinamica

Per analisi dinamica si intende lo studio delle pressioni del piede in movimento. In questa fase pertanto il paziente viene invitato a camminare sulla pedana modulare mantenendo una camminata quanto più possibile naturale. È importante che la pedana sia abbastanza lunga in modo che abbia più sensori lungo tutta la parte calpestabile, questo perché una pedana più corta e quindi uno spazio ristretto inducono il paziente ad avere un passo / camminata innaturale. L'acquisizione inizia quando il piede tocca la piattaforma e, dopo aver memorizzato più passi consecutivi, termina quando il paziente esce dalla piattaforma. L'esame dinamico podalico consente di studiare il passo fornendo differenti parametri che confrontandoli con i risultati dell'esame statico permettono di valutare quali anomalie permangono anche nella fase dinamica della postura. Questa valutazione è fondamentale per la valutazione e per la costruzione di una eventuale ortesi plantare.

Fase III - Stabilometria

La stabilometria è utilizzata per analizzare le oscillazioni del paziente in ortostatismo. Nell'ambito patologico questa indagine contribuisce alla diagnosi dei disturbi dell'equilibrio. L'esame è effettuato ad occhi aperti ed ad occhi chiusi mantenendo tale posizione per diversi secondi in ciascuna delle due prove. È possibile inoltre effettuare dei test aggiuntivi in appoggio monopodalico (OA ed OC). A seguito dell'esame bipodalico è misurata la posizione media del centro di gravità del corpo e dei suoi piccoli movimenti attorno a tale punto. La variazione della posizione della proiezione del centro di pressione forma il cosiddetto “gomitolo dell'oscillazione” ed è visualizzata in tempo reale.

Fase IV - Podoscanalyzer

E' un esame podoscopico computerizzato che effettua la scansione dei piedi sottocarico per lo studio della morfologia. Facilita la visualizzazione di ipercheratosi, deformità digitali ed effettiva condizione dell'arco plantare.

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